LA VALUTAZIONE DEI CESPITI AZIENDALI

 

 

Valori attribuibili ai beni

 

q       valore di mercato: rappresenta la quantità di denaro più probabile ottenibile dallo scambio del bene in presenza quindi di mercato caratterizzato da domanda ed offerta;

q       valore di costo: è la somma di tutte le spese che occorre sostenere per produrre un bene;

q       valore di sostituzione: rappresenta il valore di un altro bene economico che presenti la stessa utilità e pertanto al primo sostituibile;

q       valore di trasformazione: riguarda beni economici suscettibili di trasformazione ed è dato dalla differenza tra il valore di mercato del bene trasformato e la somma di tutte le spese necessarie per eseguire la trasformazione;

q       valore complementare: di un bene economico, legato da rapporto di complementarità ad un altro bene (nel senso che ai fini del conseguimento di una determinata utilità i due beni devono o possono essere utilizzati congiuntamente) può ottenersi come differenza tra il valore di mercato dei due beni congiuntamente considerati e quello del bene residuo;

q       valore del costo di riproduzione deprezzato: rappresenta il costo che sarebbe necessario sopportare all’attualità per riprodurre un bene simile a quello di stima, dedotto l’eventuale deprezzamento che al momento della stima esso avrà subito per effetto dell’uso, della vetustà e  dell’obsolescenza tecnologica e funzionale;

q       valore del costo di sostituzione deprezzato o di rimpiazzo: inteso come il costo che sarebbe necessario sopportare all’attualità per un bene rispondente ai nuovi sviluppi intervenuti e di utilità pari a quello di stima; anche in questo caso, il valore a nuovo dovrà essere rettificato per tener conto del deprezzamento;

q       valore di capitalizzazione: rappresenta il valore di mercato di un bene determinato in base alla capitalizzazione dei redditi netti;

q       valore corrente: è il valore attribuibile ad un bene in base a specifica stima e si determina sia in presenza sia in assenza di mercato del bene (può coincidere con il valore di mercato, con il valore di riproduzione, con il valore di sostituzione);

q       valore contabile o di libro o di bilancio: è il valore attribuibile ad un bene in base ai criteri di valutazione fissati dal codice civile.

 

 

Valutazione di immobilizzazioni materiali

 

q       terreni: aree di sedime del complesso industriale; aree di pertinenza a diretto servizio delle attività aziendali; aree prossime al complesso industriale acquisite per possibili ampliamenti;aree edificabili urbane; terreni agricoli;

q       edifici: fabbricati industriali; fabbricati ad uso civile ubicati in contesto industriale; fabbricati ad uso civile ubicati in contesto urbano.

q       impianti e macchinari: impianti generici; macchinari specifici;attrezzature; mobili; macchine d’ufficio; mezzi di trasporto interno ed esterno.

q       pertinenze

q       scorte di magazzino

 

 

Metodologie di stima delle immobilizzazioni materiali

 

A seconda dei casi, saranno applicati:  

 

q      metodo di comparazione diretta che consiste nell’eseguire una comparazione tra espliciti parametri tecnici o economici rappresentativi dei beni  da confrontare;

q      metodo di comparazione indiretta attraverso la determinazione del reddito netto, medio, normale, atteso, ritraibile dal bene e del saggio di capitalizzazione e/o di attualizzazione;

q      metodologia del valore del costo di riproduzione deprezzato;

q      metodologia del valore del costo di sostituzione deprezzato.

 

 

Metodi di stima delle scorte

 

A seconda dei casi, saranno applicati:  

 

q      metodo F.I.F.O. (First In, First Out);

q      metodo L.I.F.O. (Last In First Out) (a scatti e continuo)

q      metodo del costo medio ponderato

q      metodo del costo all’epoca del bilancio.

 

 

Valutazione di immobilizzazioni immateriali

 

Brevetti industriali; marchi di fabbrica; diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno (tra cui il software); tecnologie e know-how; concessioni e licenze; proprietà intellettuale d’impresa

relazioni aziendali (portafoglio clienti, reti di vendita, rapporti tra impresa e propri intermediari commerciali); portafoglio dei prodotti; avviamento aziendale; going concern value.

 

 

Occasioni di valutazione delle immobilizzazioni immateriali

 

Cessione di azienda o fusioni, conferimenti e trasformazioni aziendali; cessione del singolo bene; concessione in uso del singolo bene.

 

 

Metodi di valutazione delle immobilizzazioni immateriali

 

Per la valutazione dei beni immateriali identificabili si adotterà, a seconda dei casi, uno o più dei seguenti metodi:

q      Metodo del costo residuo degli investimenti effettuati in relazione al bene

q      Metodo del costo di riproduzione deprezzato

q      Metodo del costo di sostituzione (o costo di rimpiazzo)

q      Metodo del reddito differenziale attualizzato

q      Metodo del costo della perdita attualizzato

q      Metodi empirici.

 

 

Metodi di valutazione dell’avviamento aziendale

 

Nella valutazione di aziende, o rami di aziende, o parti del patrimonio aziendale, quasi sempre occorre procedere alla determinazione del valore di avviamento.

Esso si determinerà nell’ipotesi di arco temporale indefinito o finito in funzione capitale netto rettificato, del reddito netto, medio, normale, atteso, del tasso normale di redditività relativo generalmente al settore in cui opera l’azienda, del tasso di capitalizzazione o di attualizzazione del sovrareddito.

 

 

Valutazione delle immobilizzazioni finanziarie

 

Titoli e partecipazioni azionarie.

 

 

Metodi di stima delle immobilizzazioni finanziarie

 

q       Metodo del patrimonio netto

q       Metodo del costo

q       Metodo del prezzo di mercato

q       Metodo del valore di presunto realizzo.

 

 

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